Condottiere

È l’Italia del XIII secolo. Il commercio è fiorente tra le città-stato e il Levante. Venezia, Firenze e Genova sono tutte piene di ricchezza. Tuttavia, ogni città-stato è afflitta anche da un debole esercito nazionale, che la lascia indifesa contro l’invasione dei suoi vicini invidiosi. Entra il Condottiero. Quando i soldati inglesi veterani tornarono dalle Crociate, l’Italia si ritrovò con un afflusso di uomini disperati e capaci. Questi spadaccini erano obbligati a combattere per le singole città-stato mediante un accordo noto come condotta. I più elitari di questi uomini erano i leader mercenari conosciuti come il Condottiere. Lo scopo di Condottiere è quello di acquisire quattro province collegate nell'Italia rinascimentale. Per fare questo i giocatori mettono all'asta diverse province sul tabellone e fanno un'offerta su queste province con una mano di carte che rappresentano mercenari, stagioni, spaventapasseri e figure politiche. Tuttavia, a differenza delle aste standard in cui solo il miglior offerente perde la propria offerta, in Condottiere ogni giocatore perde la propria offerta. I giocatori, in effetti, puntano il numero di truppe che sono disposti a perdere per vincere una provincia. Tuttavia, diverse carte con effetti speciali scuotono le gare e inducono i giocatori a indovinare.